Su tumori, oncologia, cure alternative e miracoli

Scrivo questo articoletto perché negli ultimi tre anni mi sono fatto una discreta cultura sull’argomento, e so per certo che gli sventurati a cui tocca quello che è capitato a mamma e i loro familiari ci diventano matti per trovare una soluzione… che purtroppo ancora non sembra esserci.
Tumore (neoplasia) al pancreas, una sentenza. Lo si può dire in modi più o meno carini, il punto è che non lascia scampo, e indipendentemente dalle cure che si fanno la mortalità tende al 100% come ci si avvicina ai cinque anni dalla diagnosi, e in pochissimi arrivano a tre. Mamma non ci è arrivata per poco.

Stato attuale dell’oncologia

Nel 2013 ho passato molti mesi a studiare il funzionamento di ospedali e reparti per modellare i dati e gettare le basi di un software gestionale ospedaliero, e mi sono occupato in particolare di oncologia. Dopo molto studio e alcune interviste con medici e infermieri, quando il tutto cominciava ad essere piuttosto corposo, il progetto mi è stato tolto di mano; l’esperienza è stata comunque interessante e ho imparato molto, soprattutto su come “funziona” l’oncologia e sul come vengano “studiati” i protocolli di cura.

Purtroppo l’oncologia brancola ancora nel buio; i protocolli di cura vengono elaborati mescolando veleni chemioterapici più o meno a caso, e per valutarne l’efficacia si usano i malati come cavie aumentando le dosi di un veleno o dell’altro facendo delle statistiche sulla “durata” dei pazienti in base alle varie ricette.
È noto che i principi attivi di quasi tutti i farmaci anche quando assunti singolarmente possono avere effetti molto diversi da un soggetto all’altro, l’idea di mischiare tante di queste cose sperando di centrare l’obiettivo è quindi abbastanza assurda. Utilizzando questi veleni gli unici risultati certi sono gli enormi profitti delle case farmaceutiche, i costi del Servizio Sanitario Nazionale, e la distruzione dell’organismo delle povere cavie, le quali si ritrovano ad avere tutti i problemi di salute possibili immaginabili. Naturalmente i medici ben si guardano dallo studiare le novità nel campo della loro medicina, e continuano a lottare contro un nemico sempre più agguerrito utilizzando armi di provata inefficacia… da capire se spinti dalle case farmaceutiche o dalla loro inettitudine.

Mamma le ha provate tutte, prima la chirurgia e poi ogni genere di chemioterapia e radioterapia che le hanno prescritto al reparto di oncologia. Ha dimostrato una resistenza fuori dal comune e fino all’ultimo ha cercato di “sembrare in salute”, per poi schiantarsi di botto nell’ultimo mese fiaccata dal male e dai continui avvelenamenti. È brutto da dire, ma il suo organismo era così impregnato di tutte quelle schifezze che il suo corpo dopo morta si è anche sformato a grande velocità.
Affermano che le chemioterapie con il passare del tempo stiano aumentando di efficacia perché i malati generalmente vivono più a lungo, nessuno fa notare però che la diagnosi è sempre più precoce e che quindi l’inizio della malattia viene sempre di più “anticipato”; inoltre da qualche tempo i malati vengono indirizzati su percorsi di corretta alimentazione e stili di vita sani.
Chi commercializza e chi propugna le attuali “cure ufficiali” basandosi solo su statistiche abbastanza fasulle dovrebbe essere denunciato per crimini contro l’umanità. Mentire con le statistiche, gran bel libro che consiglio a tutti e che dopo qualche anno forse dovrei rileggere.

Io all’inizio ho cercato di dissuaderla dal percorrere questa strada, ma poi ho rinunciato anche perché convincerla dell’inutilità avrebbe significato annullare anche il possibile effetto placebo.

Le alternative

A mio avviso non ce ne sono di valide. Secondo me finché le case farmaceutiche non capiranno come possono essere fermati i tumori (sempre che non lo sappiano già) si può solo sperare.
Di più o meno certo c’è che l’organismo umano ha un’enorme capacità di guarigione, e spesso tutte le cure alternative si basano sul cercare di spronare l’organismo a dare il meglio di se… l’esatto contrario di quello che fa la chemio.

Digiuni programmati

Da più di una fonte avevo sentito di come dei digiuni intermittenti e non troppo prolungati aiutino l’organismo a ripulirsi, poi lessi che questi digiuni aumentano l’efficacia delle chemioterapie. Secondo me aiutano la chemio solo perché aiuterebbero in ogni caso, e perciò anche gli sventurati che decidono di fare le chemio, ma questa è solo una mia opinione. Di certo c’è solo che i più dei medici ignorano questa cosa, e se gliela dici ti prendono per scemo.

L’aloe

Sinceramente su questo fronte non ci ho capito molto, so solo che a casa mia negli ultimi due anni sono arrivate alcune piante di Aloe, che secondo alcuni ha molte proprietà benefiche e c’è chi lo usa per curare il cancro. Ovviamente l’Airc non è molto favorevole a riguardo.

“Rimedio Pantellini”, l’ascorbato di potassio

Questo Pantellini scopri la sua “cura” per caso, perché un malato terminale non aveva capito cosa il medico gli aveva prescritto per alleviare i suoi dolori.
La preparazione di questo rimedio è piuttosto semplice, ma volendo esiste in commercio il Nike RCK un integratore fatto esattamente in quel modo (non a caso). Una scatola contiene cento coppie di bustine, e cento giorni di “terapia” costano 50€.
Qui il concetto è che il tutto si riconduce a una forte azione antiossidante, e nessuno lo spaccia per un rimedio antitumorale, ma al massimo come strumento di prevenzione.
Noi ne abbiamo sentito parlare all’ultimo e ci abbiamo provato per qualche settimana, ma era veramente troppo tardi.

Varie ed eventuali

Di cure alternative ce ne sono tante altre, e la prima che mi viene in mente è il Metodo Di Bella.
Sinceramente non so che pensare, credo solo che in alcuni casi si tratti di sciacallaggio, e in altri di reali convinzioni dei loro ideatori, anche corroborate da reali guarigioni. Da capire se queste guarigioni ci sarebbero state in ogni caso.
Se dovessi buttarla a cure alternative mi ispirerebbe più fiducia il rimedio Pantellini, se non altro non è niente di brevettato, passa per un integratore alimentare e costa un’inezia, quindi se c’è chi lo pubblicizza è improbabile che lo faccia per guadagnarci tanto sopra.

Dio e i santi

Forse un giorno cercherò di sintetizzare il mio pensiero su Dio, i santi e le religioni in un articolo, ma non è questo il momento. Dico soltanto che mamma ne ha visitati tanti di santuari, ed è sempre stata una credente praticante. A casa ci sono sempre stati santini e immagini sacre, e negli ultimi tre anni sono aumentati.

I miracoli

I miracoli di guarigione a mio avviso sono eventi molto rari che possono scatenarsi per una combinazione di vari fattori:
– grande voglia di vivere, magari non per se stessi ma per gli altri, che può portare a un forte effetto placebo
– diagnosi sbagliate, in cui il problema potrebbe essere giudicato più grave di quello che è realmente
– interruzione dell’assunzione di qualcosa che ha scatenato il problema
– assunzione di qualcosa di benefico, fossero anche soltanto vitamine
In generale se qualcuno che conoscete sta cercando di guarire anche con la preghiera lasciatelo fare, nella peggiore delle ipotesi sarà inutile, nella migliore potrebbe aiutare.

Il mio punto di vista

Non vi saltasse in mente di prendere per oro colato il mio parere, che deriva solo dalla mia esperienza durante la progettazione dell’erp per un reparto di oncologia, dalla malattia di mia madre e da qualche ricerca sul web. (Per fortuna) non sono un medico, una categoria che reputo veramente troppo lontana dalla scienza, e che almeno nel mio caso si è spesso rivelata inetta. Generalmente prescrivono ai malati o quello che vogliono gli sventurati, ciò che hanno letto nei libri (chissà quanti anni prima) o quello che gli è stato detto dai rappresentanti di turno (ovvero dalle case farmaceutiche). Mi considero però un buon analista, e adoro studiare i problemi per cercare di risolverli.

I tumori ci sono sempre stati. Un tempo non erano diagnosticati, la gente si ammalava (anche inconsapevolmente) e guariva, o moriva di “malaccio” o di “dioceguarde”. Ultimamente sembrano essercene di più, ma forse solo perché la popolazione è in costante aumento e perché i tumori non passano più inosservati. A mio avviso stiamo avvelenando il pianeta in maniera vergognosa, e mettiamo in circolo sempre più sostanze di cui non si conoscono gli effetti a lungo termine, men che meno combinati tra loro. Generalmente i tumori sembra abbiano un’incidenza maggiore nelle città molto inquinate, nelle vicinanze degli inceneritori (per favore non chiamateli termovalorizzatori) e nelle campagne fortemente coltivate.
Temo che i pesticidi utilizzati nella viticoltura e non solo, combinati tra loro e poi respirati e assunti con i cibi o con l’acqua proveniente dalle falde acquifere inquinate siano a dir poco devastanti. Un bel thriller sull’argomento: Micheal Clayton. Le polveri sottili generate da combustioni a temperature sempre più alte (inceneritori/fabbriche/marmitte dei mezzi di trasporto), non sono da meno.

In sintesi: triste a chi tocca.
Lo sventurato dovrebbe secondo me per prima cosa cercare di vivere di più invece di preoccuparsi di non morire, e questa cosa vale per tutti, non solo per chi è malato di tumore («vegliate perché non sapete né il giorno né l’ora»).
Chi ha voglia di lottare un po’ per allungare la propria esistenza può provare con i digiuni programmati, dieta sana con poca carne e molte verdure crude, con l’assunzione di forti antiossidanti, molte vitamine, aria buona e un po’ di attività fisica tranquilla. Delle attuali cure canoniche l’unica che per me ha senso è la chirurgia, il resto è un tirare a indovinare.
Finché non ci saranno rimedi di sicura efficacia l’unica cosa che possiamo fare e cercare di irrobustire l’organismo per aiutarlo in questa difficile battaglia… non possiamo colpire il nemico né mandare i rinforzi, ma nessuno ci impedisce di rendere il campo di battaglia più adatto alle nostre truppe e di rinforzare il nostro esercito. Buon senso, niente di più.

2 pensieri su “Su tumori, oncologia, cure alternative e miracoli

    1. mpic Autore articolo

      Grazie a te Fausta. I miei erano pensieri a caldo, anche un po’ troppo forti probabilmente, spero tu li abbia presi per quello che erano e non ti faccia influenzare troppo da idee che potrebbero anche essere completamente sbagliate. In bocca al lupo.

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